Tiziana Bellini
GURIÙZ
Aggiornamento: 19 giu 2021
Il nome di questi nani folletti deriva dal latino curiosus. Pare che abbiano la facoltà di rendersi invisibili per seguire da vicino i laboriosi abitanti della zona di Paularo durante le loro attività. Si dice siano dei gran burloni ed estremamente golosi, tanto che si dilettano a far sparire dolci e e prelibatezze dalle cucine, facendo arrabbiare le laboriose donne che li hanno preparati.
Non solo, nascondono gli attrezzi di lavoro agli artigiani distratti e fanno inciampare gli astanti intenti a bere grappa, facendogli fare sonori capitomboli e pessime figure!
Si dice che vivano in piccoli gruppi in strette e profonde grotte, nascoste lungo il corso di alcuni torrentelli: Turriee, Tamôsjas, Malinfièr, il Pic di Pala, La Busja di Cacèl, Cjarandauàrc, tra le forre delle Cjaràndas, delle Ruvisjàtas, di Strangois, negli anfratti inaccessibili del Monte Serenâ (Monte Sernio), del Monte Salincjee ed in altri siti della Vallata del Chiarsò.
Tuttavia, una leggenda parla della loro estinzione, si racconta che vennero assaliti da un esercito straniero che li sterminò.

I Guriùz avrebbero costruito un castello per metà interrato nel quale nascondevano un enorme tesoro, purtroppo in seguito alla loro scomparsa, il castello non venne mai trovato ed il tesoro andò perduto.